D’altra parte se l’alternativa è fallire un qualche problema etico si pone. Le enormi difficoltà che il comparto sta incontrando per giungere al rinnovo del contratto nazionale, scontano proprio tale stato di cose.
Per concludere, pur riconoscendo all’attuale governo che il decreto sblocca cantieri recentemente approvato ha intuito il problema e cercato di indicare una via di soluzione, definendo, speriamo una volta per tutte, che i servizi caratterizzati da alta intensità di mano d’opera devono andare in gara solo con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, tuttavia è necessario che la politica acceleri i suoi processi e apra il prima possibile tavoli di confronto che portino a documenti condivisi sottoscritti dalle associazioni di categoria maggiormente rappresentative dei vari comparti allo scopo di garantire modalità di gara che assicurino alle aziende margini ragionevoli tali da rendere possibile non solo il rispetto delle norme vigenti a tutela dei lavoratori, ma anche l’innalzamento qualitativo dei servizi di sicurezza che sono definiti complementari e sussidiari a quelli delle Forze dell’ordine.